La mia
ferita, dolce e bella...
Sto
scrivendo questa lettera
in attesa in la stazione senza nome.
Ho in la mano un biglietto
per un viaggio verso niente luogo.
ha stato una dura punizione di dover dimettersi
un prezzo troppo alto da pagare
tutto questo per il mio bene, mi ho dovuto fermare.
per rimanere in vita, prima di avere dovuto rinunciare.
in attesa in la stazione senza nome.
Ho in la mano un biglietto
per un viaggio verso niente luogo.
ha stato una dura punizione di dover dimettersi
un prezzo troppo alto da pagare
tutto questo per il mio bene, mi ho dovuto fermare.
per rimanere in vita, prima di avere dovuto rinunciare.
La mia ferita, dolce e bella...
Molto di ciò ho pagato
rovina, il dolore, i problemi di tutti i giorni
solitudine, tristezza che mi ha attanagliato
e medito di notte, solo, quando la mia cena fredda mangio...
tutto questo per il mio bene, mi ho dovuto fermare.
per rimanere in vita, prima di avere dovuto rinunciare.
la mia ferita, dolce e bella...
la vita molto poco mi ha dato
solo il disprezzo, sospetto e il silenzio forzato
Risposta fredda, interrogatorio crudele
dolore nell'anima, la tua offesa e derisione...
tutto questo per il mio bene, mi ho dovuto fermare.
per rimanere in vita, prima di avere dovuto rinunciare.
la mia ferita, dolce e bella...
Non dovrebbe essere orgogliosa
raccoglierai mali e disastri
forse, un giorno si ritrovarai sola e vuota...
tutto questo per il mio bene, mi ho dovuto fermare.
per rimanere in vita, prima di avere dovuto rinunciare.
La mia bella e dolce ferita ...
hai guadagnato, ma bene non dovvere sentirti
quando le nostre azioni siano dettate,
e il nostro giudizio sará annunciato
tu sarai triste e deteriorata
Inoltre si dovrà affrontare la coscienza
tu sarai triste e deteriorata
Inoltre si dovrà affrontare la coscienza
ma...
tu hai coscienzia ?
tutto questo per il mio bene, mi ho dovuto fermare.
per rimanere in vita, prima di avere dovuto rinunciare.
tutto questo per il mio bene, mi ho dovuto fermare.
per rimanere in vita, prima di avere dovuto rinunciare.
Non si dovrebbe stare allegre, la mia bella e dolce ferita
tutti
siamo di passo, sempre dil modo piú triste
Io andró in primo luogo
e sará
triste consolazione
quando
me ne sarò andato
e io
saró in il giardino di Dio...
ricorda!!
che io saró morto
morto
d´amore...per te.
La Bellisima Signorina Chumak in una delle stanze di un museo dell'agricoltura, in
un luogo d'Italia cui nome non mi è permesso rivelare. La sua presenza angelica
porta prestigio e categoria in quel luogo. Personalemente, penso che se un
giorno si apre un museo della bellezza, dovrebbe essere riservata una stanza
speciale e commovente per la eterea e sopranaturale immagine della signorina
Chumak, rilevante esempio di portamento e presenza.
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